Una lettura che conquista, un libro scritto da un giocatore che, giustamente, è considerato una delle menti più brillanti di tutta l’NBA - Forbes
Andre Iguodala è uno dei più famosi giocatori Nba in attività.
Un campione che per intelligenza e modo di stare in campo ha conquistato gli appassionati. Nato a Springfield nel 1984, Iguodala ha cominciato la carriera a Philadelphia per poi passare a Denver e approdare ai Golden State Warriors nel 2013, segnando gli anni d’oro della squadra di San Francisco.
Il suo palmares: 3 anelli Nba (2015-17-18) un titolo di Mvp delle Finals 2015, due volte inserito nel miglior quintetto difensivo della lega, cui si aggiungono un oro olimpico e un campionato mondiale nel 2010.
Iguodala è un giocatore solido, intelligente, che negli anni di carriera Nba ha imparato a uscire dalla panchina per dare il suo contributo: scoprire il ritmo della partita e trasmetterlo ai compagni.
La sua storia, scritta con Carvell Wallace, giornalista del «New York Times Magazine», «GQ» e «ESPN Magazine», è quella di un ragazzo cresciuto in Illinois con la consapevolezza che se non si mettono a frutto i propri talenti ci sono luoghi che possono risucchiarti e tenerti lì per sempre. Andre cresce studiando e giocando a basket, scontrandosi con il razzismo, i rischi delle cattive compagnie e lo spettro di un futuro già scritto. Da subito però si costruisce una reputazione sportiva (e umana) fino alla consacrazione Nba e al suo approdo nella lega nel 2004. Da quel momento la sua è una lunga cavalcata di fatica, di successi e di conferme.
Il sesto uomo è un libro scritto con passione e con tante cose da dire, perché molto spesso parlare di basket vuol dire parlare di qualcosa di molto più grande.
Leggi un estrattoUn potere invisibile, qualcosa di semplice, un senso di unità che ti rende capace di tutto: la partita sembra rallentare davanti ai tuoi occhi, i muscoli si allungano, dolori e acciacchi spariscono. I canestri diventano grandi come vasche da bagno, i difensori sembrano piccoli come bambini.