Partendo dall’esperienza tedesca di unificazione, in questo piccolo ma ricchissimo saggio Joachim Gauck, ex Presidente della Repubblica federale di Germania, vuole trovare le basi di una memoria condivisa, non solo tedesca ma europea, partendo dal racconto degli anni bui del comunismo fino agli sviluppi democratici.
In queste pagine le riflessioni dell’autore su libertà e responsibilità sembrano avere il respiro di Vaclav Havel, considerato da Gauck un modello di riferimento politico, e si aprono a un discorso sull’Europa e sull’Occidente che sa essere un punto di partenza per la scoperta di una nuova e possibile unità.
“A definirci non è solo il nostro ruolo nella vita economica. Decisivo, piuttosto, è se partecipiamo all’esercizio del potere o se siamo sottomessi a esso; è questo che ci rende cittadini o non-cittadini”.
“Ciò che dobbiamo tener sempre vivo non è un sapere che si impari attraverso studi faticosi bensì la prontezza a impegnarci quando si presenti la possibilità di dare forma, e di contribuire a dare forma, alla cosa pubblica. Se riusciamo a mostrarci pronti nei confronti di questa capacità che risiede in noi e verso la realtà che ci circonda, allora possiamo usare la parola responsabilità.
Io chiamo responsabilità la libertà degli adulti.”
La libertà non sta nella fuga nel pensiero, ma nell’azione.
Dietrich Bonhoeffer