Manifesto per la terra e per l’uomo
Rabhi ci parla con linearità e immediatezza di una profonda rivoluzione delle coscienze Carlo Petrini
Pierre Rabhi è un personaggio straordinario, di lui si è detto che è un «contadino poeta», un uomo che «respira con la terra», «un pioniere del futuro possibile».
Nato in Algeria nel 1938, all’età di cinque anni viene adottato da una famiglia francese ricevendo un’educazione europea. Arriva a Parigi a vent’anni dove, dopo aver lasciato la scuola («la scuola mi ha sempre annoiato perché non rispondeva alle domande fondamentali che mi ponevo»), inizia a lavorare come operaio. Nel 1961 decide con la moglie di trasferirsi nell’Ardèche e di dedicarsi all’agricoltura. Si avvicina al biologico applicando quelle regole alla sua piccola fattoria che lui stesso definisce un’«oasi di vita».
A poco a poco, Rabhi inizia la sua attività di uomo pubblico diffondendo l’agroecologia: zero fertilizzanti, zero pesticidi, gestione parsimoniosa dell’acqua. Questa tecnica dimostra che si può conciliare necessità di sopravvivenza e rispetto della natura. Negli anni ’90 crea l’associazione Terre & Humanisme per la trasmissione dell’etica e della pratica agroecologica e lancia nuove iniziative in Niger, Mali e Marocco.
Questo libro è il suo manifesto ed è il regalo che Rabhi ha fatto alle generazioni future.
Leggi un estrattoPerché non sognare un cantiere internazionale di ricostruzione del nostro meraviglioso Pianeta? Il potere è nelle nostre mani.