La felicità araba
Storia della mia famiglia e della rivoluzione siriana
Ibrahim, Mohamed e Shady Hamadi: tre generazioni di una famiglia siriana che ha vissuto sulla pelle i dolori della dittatura. Poi ci sono Abo Imad, Eva Zidan, Rami Jarrah e molti altri ragazzi che hanno raccontato al mondo la grande rivolta siriana, eroi che lottano per la libertà di un Paese schiavo della propria infelicità.
Nelle pagine di Shady Hamadi si incrociano i racconti di una stagione di lotte e di speranze che l’Occidente, distratto e colpevole, ha guardato troppo poco. Hamadi raccoglie testimonianze di sacrifici, di sofferenza, di dolore ma anche di coraggio e di aspettative portate avanti con orgoglio.
Il libro è un manifesto per il popolo siriano che sta vivendo la sua Primavera nelle piazze e nella rete. La felicità araba ci racconta quello che per troppo tempo non abbiamo voluto vedere.
“La felicità araba ci porta per mano al cuore del dramma siriano diventato tragedia a causa di un’incredibile incomunicabilità tra manifestanti, disertori, partigiani siriani e un mondo condotto per il naso dall’abilissima e criminale manipolazione menzognera dell’opinione pubblica da parte del regime e dello stuolo di alleati i più disparati. È posta benissimo la questione sulla credibilità delle fonti rivoluzionarie. Sembra di riascoltare Gesù di Nazaret, del quale Shady, in quanto musulmano, si dice innamorato, allorché si trova disarmato di fronte alla sistematica negazione della sua buona fede. Con Shady percorriamo la massa delle evidenze accumulate a illustrare i crimini di regime e le menzogne. Con lui ci chiediamo come sia possibile che tanta parte del mondo non voglia ascoltare, capire, solidarizzare. Attraverso questo libro si ripercorrono i due anni della rivoluzione siriana, le sue glorie, umiliazioni, contraddizioni ideologiche e tanto, troppo sangue versato.”
– Paolo Dall’Oglio
Con il patrocinio di Amnesty International e un testo di Riccardo Noury.
Questo libro ci dà una possibilità rara: poter diventare coscienti di ciò che accade in questo piccolo grande mondo.
Dario Fo