Will Cuppy ci ha lasciato un capolavoro, un distillato composto da fatti storici visti secondo l’ottica del sarcasmo più raffinato e spassoso - L’Unione sarda
Un libro che mi pare l’esemplare più luminoso di enciclopedismo pop su piazza, si legge come se non si fossero mai posati gli occhi su un libro di storia. Una rivelazione. Cristiano de Majo
William «Will» Cuppy è un’istituzione dell’umorismo americano. La sua sottile ed elegante satira è molto amata sia dal pubblico, sia dai suoi colleghi giornalisti. Cuppy era tutt’altro che un uomo ordinario: si confinò in esilio a Long Island, lontano dalla mondanità newyorkese, scrivendo i suoi libri su piccoli cartoncini che venivano poi ricomposti da volonterosi e pazienti redattori.
Declino e caduta di praticamente tutti è una satira raffinata ed esilarante sui più grandi personaggi della storia dell’umanità. Dai faraoni ad Alessandro Magno, da Lucrezia Borgia agli zar russi, questo libro racconta le vicende umane dei grandi della storia, senza risparmiare feroci e brillanti stilettate. Il tutto rigorosamente verificato dal coltissimo, pignolo e finalmente riscoperto Will Cuppy.
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Spesso gli storici sembrano perdere di vista il fatto che i loro soggetti fossero esseri umani. Cuppy non lo fece mai. Nemmeno per un minuto.
Fred Feldkamp