Behrouz Boochani
Behrouz Boochani è un giornalista, poeta e documentarista curdo iraniano nato nel 1983 a Ilam, Iran. Si è laureato alla Tarbiat Moallem University di Teheran con un master in scienze politiche e geopolitica.
Ha cofondato la rivista curda “Werya”, cosa che gli è costata la messa al bando da parte del regime. Nel maggio 2013 è fuggito dall’Iran nel tentativo di raggiungere l’Australia e chiedere asilo politico. Intercettato dalla Marina australiana è stato detenuto nei centri di Christmas Island, Manus Island e Port Moresby in Papua Nuova Guinea (2013-2019). Nel luglio 2020, Boochani ha ottenuto lo status di rifugiato in Nuova Zelanda.
Dalla prigionia, entrato in contatto con giornalisti e associazioni, ha denunciato e documentato le gravi violazioni dei diritti umani all’interno dei campi australiani riuscendo ad attirare l’attenzione internazionale.
Ha diretto con Arash Kamali Sarvestani il lungometraggio Chauka, Please Tell Us the Time (2017), ha scritto il memoir Nessun amico se non le montagne (2018), ha collaborato con Nazanin Sahamizadeh nella scrittura dello spettacolo teatrale Manus (2018) e con Hoda Afshar alla video installazione Remain (2018).
Ricercatore non residente al Sydney Asia Pacific Migration Centre (SAPMiC) dell’Università di Sydney, e visiting professor alla Birkbeck Università di Londra.
Pubblica regolarmente sul Guardian, Huffington Post, The Financial Times e The Sydney Morning Herald.
Boochani è Membro Onorario di PEN International; nel 2017 ha vinto il premio di Amnesty International Australia, per i suoi articoli sui diritti umani dei rifugiati. Nel 2018 in Italia gli è stato conferito da Internazionale il premio Anna Politkovskaja per il giornalismo.
Vincitore del Victorian Prize 2019, il più prestigioso premio letterario australiano
Vincitore NSW Premier’s Award 2019
Vincitore Asia General Non Fiction Book 2019
Vincitore National Biography Award 2019
Finalista al Premio Terzani 2020