Un libro che non assomiglia a nessun altro, [...] a cavallo tra il fumetto vero e proprio, l'illustrazione astratta e stralci di natura poetica. Matteo B. Bianchi - Copertine, Storie libere
The End ci fa domandare è legittimo continuare a vivere? È rispettoso? È auspicabile? [...] Quel che si apprende qui è che abbiamo tutti diritto a dettare delle condizioni di sopravvivenza “gestibili” e che, molto spesso, è complicato lasciar andare il dolore, perché il dolore riempie ed è pur sempre meglio del vuoto completo. Tegamini
Con The End, Nilsen compone frammenti di storie, linee e ricordi miracolosamente sfuggiti al trauma: come se Barthes avesse scritto in un solo libro Frammenti di un discorso amoroso e il diario del lutto Dove lei non è. Francesco Pacifico
Nell’anno successivo alla morte della sua fidanzata, Anders Nilsen ha riempito quaderni e taccuini di schizzi e riflessioni. Un flusso di coscienza per rielaborare il lutto, ritrovare un senso, darsene uno nuovo. Per far pace con la perdita e accettarla come parte inevitabile della vita. Ingiusta o meno che sia. The End è nato dalla ulteriore rielaborazione di quei frammenti. Un condensato di emozioni che, per quanto doloroso, permette di riflettere sulla più universale delle esperienze umane.
Il linguaggio e il tratto si piegano e si contorcono, oscillando dal dialogo immaginario all’astrattismo puro, dalla nostalgia dei ricordi alla difficile visualizzazione di un futuro che pure esiste.
Con The End Nilsen firma il suo capolavoro. Un libro destinato a rimanere nella storia del fumetto e della letteratura, per la sua onestà quanto per la sua luminosa capacità di mettersi a nudo e, nel farlo, mettere a nudo tutti noi.