I sovranisti
Dall’Austria all’Ungheria dalla Polonia all’Italia nuovi nazionalismi al potere in Europa
Con un viaggio a tappe nelle case e negli uffici di uomini e donne protagoniste della stagione del sovranismo, Guetta accompagna il lettore alla scoperta della rinascita di un nazionalismo che identifica nella reazione al crollo del Muro di Berlino. Maurizio Molinari
Sono I sovranisti i protagonisti del nuovo libro del giornalista Bernard Guetta, andato fisicamente nei luoghi dove i partiti nazionalisti hanno vinto per capire le radici di questo fenomeno. E forse ha trovato l'antidoto per batterli: «Conoscere la storia della Repubblica di Venezia: era la più grande potenza di tutto il Mediterraneo e ora è diventata una città museo. Se non ci svegliamo, l’Unione europea rischia di fare la stessa fine. - Linkiesta
Dall’Ungheria di Orbàn all’Austria di Kurz, dalla Polonia di Kaczynski all’Italia di Salvini, Bernard Guetta ha attraversato l’Europa in mano ai sovranisti. Chi sono e che cosa vogliono queste nuove forze politiche? Nazionaliste, xenofobe e conservatrici, tutte sono nate dalla fine della socialdemocrazia e della democrazia cristiana, le due forze che hanno dominato in Europa dal 1945. Si oppongono al liberalismo, economico e politico, e vorrebbero cancellare l’illuminismo, letto come l’origine dei mali della modernità.
Come succede in altre parti del mondo, gli elettori europei puntano più sulla forza che sulla trattativa, aprendo una nuova epoca storica. Se insieme sembrano formare un’unica ombra minacciosa, i poteri sovranisti che Guetta ha incontrato sono profondamente diversi, figli di storie nazionali distinte e di realtà che non sempre si parlano tra loro.
Bernard Guetta ci consegna un’indagine sul campo e lancia un avvertimento: ricostruiamo un consenso, troviamo un nuovo compromesso tra gli europei prima che l’Unione si disgreghi e che l’oscurantismo la inghiotta.
Da dove cominciare? Dall’Algeria? Mi tenta. Dalla Gran Bretagna? Meglio aspettare. Dall’Iran o dagli Stati Uniti? Poi, ecco la risposta: quella parte di Europa che ha scelto l’estrema destra, da Vienna a Roma passando per Budapest e Varsavia.