Italian Cricket Club
Il gioco dei nuovi italiani
In molti angoli d’Italia c’è un parco dove ogni domenica pachistani e indiani sikh incrociano le mazze, dimenticando le tensioni fra i loro Paesi di origine. Miracoli del cricket, il secondo sport più praticato al mondo. Sono scene che ai nostri occhi sembrano curiose, ma che nascondono la lunghissima tradizione che questo sport si porta dietro. In quei campi, spesso contesi alle partite di pallone degli italiani, si cela un mondo fatto di mille destini che si incrociano e che hanno trovato una casa in Italia.
Italian Cricket Club è un viaggio alla scoperta del Subcontinente indiano o, meglio, della sua versione tricolore. In quei campetti, dietro l’eleganza del cricket, dietro i suoi rituali antichi ma sempre fedeli a se stessi, c’è qualcosa di più di uno sport: c’è un esperimento sociale di integrazione, che prova a spazzare via confini geografici e culturali, e c’è un paradosso, perché qui, in campo, è l’italiano “lo straniero”. Si parte da Genova, dove il cricket arrivò nel 1893 con il calcio e i marinai inglesi, e visitando i parchi e le società sportive di mezza Italia, si arriva nelle palestre scolastiche del 2013.
La Nazionale di cricket, Campione d’Europa maschile e femminile, fino al ventesimo posto nel ranking mondiale è un singolare amalgama fra oriundi (figli o nipoti di emigranti partiti nel Novecento per il Sudafrica e l’Australia) e immigrati asiatici. Il cricket, a leggerlo con gli occhi giusti, è l’immagine della nuova Italia che sta crescendo.
Con la prefazione di Simone Gambino, Presidente Federazione Italiana Cricket.
Leggi un estrattoQuesta vittoria è per chi non vorrebbe che questi ragazzi fossero italiani: hanno dimostrato sul campo che gli immigrati sono una ricchezza.
Simone Gambino presidente FIC