Mia madre
Mia madre racconta la storia di una donna, dall’infanzia fino all’età adulta, e lo sguardo di un figlio. Sullo sfondo della Cina immersa nel caos e nell’instabilità degli anni ’30 – tra i signori della guerra, l’invasione giapponese, le grandi potenze occidentali che ancora occupano le concessioni nelle grandi città, la lotta tra il Kuomintang nazionalista e il Partito comunista cinese, fino alla Lunga Marcia – Li Kunwu orchestra una narrazione ancora più personale delle precedenti, se possibile.
Attraverso il ritratto di sua madre, una bambina sballottata dal villaggio della famiglia materna alla casa in città del signore della guerra per cui lavora il padre, scopriamo la vita di tre generazioni, le relazioni coniugali e familiari dell’epoca, le scelte personali e sofferte di una vita affaticata dall’estrema povertà e dalle opportunità negate alle donne, limitate dalle loro stesse madri in un mondo che ancora non ne concepisce l’emancipazione.
Con il suo tratto distintivo, qui proposto con la tecnica dell’acquerello, Li Kunwu ci parla delle persone comuni, del loro modo di vivere, delle loro convinzioni, offrendo ancora una volta un documento raro e toccante sulla storia della Cina prima della presa del potere da parte di Mao, in quella che si può considerare l’opera della sua vita.
Leggi un estrattoUn’opera piena di cura e di affetto, una chiave di lettura preziosa per accorciare il grande divario culturale che continua a esistere tra noi e la Cina.
Giada Messetti