Un’ora al giorno almeno bisogna (continuare a) essere felici
-di Ilaria Benini-
Come garanzia di convinzione e spontaneità, la collaborazione con il Laboratorio Zanzara è iniziata per caso.
Nel novembre del 2014, immediatamente prima dell’inaugurazione della libreria Bodoni, negli stessi spazi di via Carlo Alberto 41 avevo organizzato Tanah Impian, una mostra di serigrafie dall’Indonesia che raccontava in maniera ironica, ma con una ricerca storica a supporto, il cambiamento nella rappresentazione pubblica dell’Indonesia in materiali pubblicitari, libri scolastici, comunicazioni di propaganda, rappresentazioni coloniali.
In quel periodo vivevo a Yangon, in Myanmar, ed ero tornata in Italia per un paio di mesi soltanto per curare questa mostra e mettere alla prova il potenziale dello spazio di via Carlo Alberto.
Tenevo aperto tutti i giorni dalle 16 alle 20 e in uno di quei bui pomeriggi invernali sono entrati due ragazzi giapponesi.
Avevo una nostalgia fortissima dell’Asia ed ero entusiasta di fare due chiacchiere con loro.
Uno dei due era Takahashi Shinichi, attualmente distributore dei prodotti del Laboratorio Zanzara in Giappone, all’epoca “soltanto” grande amico di Gianluca Cannizzo, direttore artistico del Laboratorio.
Nei miei primi anni torinesi avevo frequentato il Laboratorio quando era in via Corte d’Appello, una stretta stradina che partiva dalla centrale Piazza Castello a Torino: lì compravo regali da portare ad amici che vivevano fuori città o all’estero. Ammiravo il progetto e la bellezza dei loro prodotti.
Qualche giorno dopo passa a vedere la mostra Gianluca, che di tutte le serigrafie sceglie per sé la stessa che avevo scelto io per me (per fortuna era un’edizione in più copie!): questa riproduce lo storyboard dell’episodio Solo disco di Aku Cinta Indonesia (“Io amo l’Indonesia”), una delle prime soap opera indonesiane, prodotta dal governo. Questa soap aveva un taglio pro-sviluppo – siamo negli anni 80 – e la trama in genere riguardava il modo in cui gli adolescenti si sarebbero dovuti comportare: in Solo disco ad esempio il protagonista cerca disperatamente di organizzare una festa coinvolgendo diversi gruppi di amici, ma finisce per trovarsi a ballare tutto solo in camera da letto.
Aku Cinta Indonesia è rimasta nei cuori degli indonesiani, forse perché le soap opera di oggi assomigliano pochissimo alla vita reale.
Insomma, grazie all’Indonesia e al Giappone una congiunzione astrale aveva fatto il suo dovere tra le strade perpendicolari e normalmente senza sorprese di Torino.
Così, disallestita la mostra, pochi giorni prima della mia partenza per Yangon incontro Gianluca e Marilivia Minnici per chiedere loro di sviluppare l’immagine coordinata della libreria e dello spazio eventi, quello che a maggio 2015 inaugurerà come Spazio B: fu un’intuizione geniale e spero siano della stessa opinione tutte le persone che ricevono pacchetti regalo della nostra libreria.
Il libro è nato subito dopo, una proposta che abbiamo ricevuto dal Laboratorio e che abbiamo subito deciso di portare avanti, pubblicandolo il novembre successivo.
Qualche mese fa abbiamo pensato che sarebbe stato bello mostrare i volti delle persone che hanno lavorato alla realizzazione di Un’ora al giorno almeno bisogna essere felici e farci raccontare come è nato e cresciuto questo libro.
In un’assolata mattinata primaverile li abbiamo raggiunti in laboratorio con la videocamera sotto il braccio.
Questi filmati sono il risultato della visita: davanti alla camera sono passati Alessandro, Massimo, Rosa, Giovanna, Adriana, Antonino, Giuseppe, Mara ossia alcuni fra gli autori dei disegni e delle parole del libro, e Gianluca e Marilivia che si sono occupati invece della direzione artistica e editoriale del progetto.
I video sono a cura di Enea Brigatti e Ilaria Benini, montati da Enea e Giulia Perona, girati fra il Laboratorio Zanzara e la Libreria Bodoni.
La meravigliosa musica che accompagna i filmati è stata composta per l’occasione dal cantautore Bonetti.
Immagine di copertina realizzata da Antonino, tratta dalle sguardie del libro Un’ora al giorno almeno bisogno essere felici.