Nessun amico se non le montagne | Boochani in tour
A maggio, Behrouz Boochani sarà protagonista di un tour di appuntamenti dedicati al suo potente memoir Nessun amico se non le montagne. Prigioniero nell’isola di Manus (add editore, 2019).
Fuggito nel 2013 dall’Iran per salvarsi la vita, Behrouz Boochani ha cercato di ottenere lo status di rifugiato in Australia, ma è stato confinato insieme a migliaia di altri richiedenti asilo a Manus, un’isola in mezzo al Pacifico, in un centro di detenzione. Una prigionia durissima senza alcuna accusa, né condanna. Da lì, attraverso centinaia di messaggi inviati al cellulare dell’amico Omid Tofighian, Boochani ha composto il suo straordinario memoir, divenuto testimonianza di un vero e proprio atto di resistenza.
Nel 2020 Boochani ha ottenuto lo status di rifugiato in Nuova Zelanda; dopo la liberazione ha dichiarato al «Guardian»: “Voglio solo essere in un luogo dove sono una persona, non un numero, non etichettato come rifugiato”.
La presenza di Boochani in Italia assume un’importante accezione soprattutto alla luce degli ultimi avvenimenti in Iran, un Paese mosso da mesi di proteste contro le politiche repressive del regime. Protagoniste migliaia di donne che manifestano per chiedere il superamento dei valori imposti dalla repubblica islamica e rivendicare il proprio diritto ad essere ascoltate e a vivere in una società più giusta ed eguale.
Il tour di Boochani toccherà le città di Torino, Ivrea, Bologna, Parma, Milano e Roma.
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Nessun amico se non le montagne ha vinto:
il Victorian Prize 2019, il più prestigioso premio letterario australiano.
il NSW Premier’s Award 2019.
l’Asia General Non Fiction Book 2019.
il National Biography Award 2019.
è stato finalista al Premio Terzani 2020.
A seguire gli appuntamenti del tour:
•Lunedì 22 maggio | Torino
Salone Internazionale del Libro ore 16.45
Sala Bianca, AREA ESTERNA PAD 3
Behrouz Boochani
Dalle braccia della dittatura ai confini della democrazia
Con Hamid Ziarati; Modera: Helena Janeczek
Come è possibile che, dopo aver evitato per un pelo di scomparire nelle terribili carceri iraniane, si finisca per sei anni su un’isola-prigione del Pacifico voluta e gestita dall’Australia? Questa è la storia di Behrouz Boochani, curdo, giornalista, scrittore e dissidente, che parla di diritti negati, dunque da conquistare, nel suo paese nativo come nel mondo occidentale.
• Lunedì 22 maggio | Ivrea
ZAC – ore 21.00
Un viaggio di portata immensa
Behrouz Boochani dialoga con Luca Misculin, Il Post
Introduce Gianmario Pilo, add editore
Traduce Mariangela Pilo
Con Salone off, Zone Attive di cittadinanza, Festival La Grande Invasione.
• Martedì 23 maggio | Bologna
Le Serre dei Giardini Margherita – ore 18.30
FESTIVAL CHI HA PAURA DEL FUTURO?
Mobilità, Migrazioni e Cambiamenti climatici
“La scrittura come resistenza all’industria delle frontiere.”
Behrouz Boochani dialoga con Pierluigi Musarò, Università di Bologna, a partire dal libro Nessun amico se non le montagne.
Traduce Charles Biagioni
Con Università di Bologna, Biblioteca A. Cabral, Patto per la lettura Bologna.
• Mercoledì 24 maggio | Parma
Auditorium Palazzo del Governatore – ore 17.30
“Dovrò dimenticare il mio nome…”
Behrouz Boochani dialoga con Chiara Marchetti e Hisam Allawi, Ciac Onlus
Introduce Michela Semprebon, Università di Parma
Letture a cura di Flavia Armenzoni, Assoc. Micro Macro
Con Università degli Studi di Parma – Corsi laurea magistrali RIE e PGSS, Escapes. Laboratorio di studi critici sulle migrazioni forzate, Ciac Onlus, Progetto SAI “Una città per l’asilo”. Con il patrocinio del Comune di Parma.
• Giovedì 25 maggio | Milano
Università di Milano – ore 11.00
Aula Crociera Alta di Studi Umanistici, Via Festa del Perdono 7
Freedom, resistance, epistemic violence
Behrouz Boochani dialoga con Elena Fontanari, sociologa, Escapes/Unimi; Elisa Giunchi, Storia e istituzioni dell’Asia, Unimi; Nicoletta Vallorani, Letteratura inglese e Studi culturali, Unimi
Introduce Luca Ciabarri, Escapes, UnimI
Traduce William Tarantola e Giorgia Loschiavo
Con Escapes. Laboratorio di studi critici sulle migrazioni forzate.
• Venerdì 26 maggio | Roma
Spazio Sette – ore 20.30
Via dei Barbieri, 7
PIÙ LIBRI TUTTO L’ANNO
“Il colore dell’inquietudine”
Behrouz Boochani dialoga con Chiara Valerio e Riccardo Noury
Traduce Bruna Cammarano
Con Più libri Più liberi, Amnesty International Italia, Spazio Sette.
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Behrouz Boochani è un giornalista, poeta e documentarista curdo iraniano nato nel 1983 a Ilam, Iran. Si è laureato alla Tarbiat Moallem University di Teheran con un master in scienze politiche e geopolitica. Ha cofondato la rivista curda «Werya», cosa che gli è costata la messa al bando da parte del regime.
Ha diretto con Arash Kamali Sarvestani il lungometraggio Chauka, Please Tell Us the Time (2017), ha scritto il memoir Nessun amico se non le montagne (2018), ha collaborato con Nazanin Sahamizadeh nella scrittura dello spettacolo teatrale Manus (2018) e con Hoda Afshar alla video installazione Remain (2018). Freedom only freedom è il suo ultimo libro (Bllomsbury 2023).
Ricercatore non residente al Sydney Asia Pacific Migration Centre (SAPMiC) dell’Università di Sydney, e visiting professor alla Birkbeck Università di Londra.
Pubblica sul «Guardian», «Huffington Post», «The Financial Times» e «The Sydney Morning Herald».
Boochani è membro onorario di PEN International; nel 2017 ha vinto il premio di Amnesty International Australia, per i suoi articoli sui diritti umani dei rifugiati. Nel 2018 in Italia gli è stato conferito da «Internazionale» il premio Anna Politkovaskaja per il giornalismo.