Membrana
Siamo nel 2100, nella città sommersa di T.
L’umanità è migrata in fondo al mare per sfuggire ai devastanti cambiamenti climatici e il mondo, dominato da potenti conglomerati mediatici, si basa sullo sfruttamento del lavoro degli androidi.
Momo, famosa estetista della pelle, conduce una vita introversa e nostalgica. Ha una ferita con cui fare i conti: la madre, da cui è separata da oltre vent’anni, si ripresenta nella sua vita innescando un percorso di esplorazione di sé che metterà in dubbio la sua stessa esistenza, la natura del proprio corpo e la sua identità di genere.
Il processo di trasformazione, mutamento e reinvenzione che investe Momo pone questioni radicali, al punto da chiedersi se gli esseri umani siano ancora padroni della propria memoria e del proprio futuro.
Pubblicato a Taiwan nel 1995, Membrana è un classico della narrativa speculativa in cinese.
Chi Ta-wei, con talento predittivo, immagina la saturazione provocata dai social media e il monitoraggio corporeo, intrecciandoli a temi distopici come il dominio della tecnologia e dei regimi capitalisti.
Un romanzo visionario e sublime che si distingue per l’estetica cyberpunk e i temi queer e trans.
In Membrana si rintraccia l’utopia cyborg di Donna Haraway, ma qualcosa di più sinistro è alla base della fantasia di Chi: l’Essere umano incontra la Macchina in un modo che non è investito dell’erotismo di creare qualcosa di nuovo, ma del ricatto dell’automatizzazione e del capitalismo.
Shawn Hoo, ASYMPTOTE