add focus – Per capire cosa succede in Myanmar
MAKE NOISE MYANMAR.
È il 47esimo giorno dal colpo di Stato militare che il 1 febbraio ha preso il potere in Myanmar impedendo che il governo democraticamente eletto si insediasse in Parlamento. La resistenza e le proteste continuano. Allo stesso modo continua la repressione. Il target è sempre più giovane (tra i morti anche ragazzi di 11-13 anni) e legato al mondo dell’informazione.
Per capire, sapere, fare la differenza:
- Oggi sono stati arrestati altri due giornalisti, uno della BBC e uno di Mizzima
- Lo storico analista della Birmania e della regione Bertil Lintner ha scritto un ottimo pezzo sull’Irrawaddy. Spiega quanto l’Occidente non sia in grado di capire le dinamiche birmane, perché continua a porsi in termini paternalistici (ci va giù pesante)
- La comunità artistica ha lanciato un appello alla comunità creativa globale, in seguito alla morte del poeta Kayza Win, e l’arresto di numerosi scrittori, musicisti, attori, registi
- L’appello è già stato raccolto dall’etichetta indipendente Syrphe, che sta pubblicando delle compilation musicali i cui proventi vanno direttamente al movimento di disobbedienza civile birmano. Si può ascoltare e donare su bandcamp
- Un’altra notevole risposta all’appello arriva sempre con una compilation con nomi più o meno storici della scena indipendente internazionale (da Arrington de Dyoniso a John Duncan e oltre)
Immagine da Myanmar Artists Against Military Coup
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