Sopravvissuta a un gulag cinese
La prima testimonianza di una donna uigura
Scritto con i toni del memoir, ricco di approfondimenti per imparare a conoscere questa regione della Cina Sopravvissuta a un gulag cinese è una lettura necessaria, è un viaggio in una terra lontana attraverso il carico di dolore di una donna sopravvissuta a torture fisiche e psicologiche e miracolosamente tornata alla sua famiglia. Elisabetta Favale - Linkiesta
È impossibile non immedesimarsi in questa donna che si tiene stretta il suo reggiseno, quello che le avevano sequestrato all' ingresso in prigione, perché ci sente sopra ancora il profumo della sua vita di prima. Giulia Pompili - Il Foglio
La prima testimonianza di una donna uigura che apre spiragli su una delle storie più irraccontabili dell'era di Xi Jinping Marco Del Corona - La Lettura
Vincitrice Premio internazionale città di Cassino Letterature dal Fronte 2024
Best seller internazionale pubblicato in 12 Paesi.
Per quasi tre anni, Gulbahar Haitiwaji è stata privata della libertà e ha subìto violenza dalla polizia, centinaia di ore di interrogatori, fame, freddo, torture, sterilizzazione forzata e dodici ore al giorno di propaganda cinese, costretta in un drammatico programma di repressione e distruzione della minoranza musulmana degli uiguri.
Nata nello Xinjiang, nella Cina occidentale, Haitiwaji viveva in Francia da dieci anni quando, una mattina del novembre 2016, è stata richiamata in Cina con il pretesto di chiudere alcune pratiche amministrative. Accusata di celare posizioni indipendentiste e attività terroristiche dietro il suo esilio in Francia, è sparita nelle viscere del terrificante sistema dei campi di concentramento ideati dal Partito comunista cinese per annientare il suo popolo. Più di un milione di uiguri sono stati deportati nei «campi di rieducazione» sulla base di infondate accuse di «terrorismo, infiltrazione e separatismo». Gli Xinjiang Papers, rivelati dal «New York Times» nel novembre 2019, denunciano e provano una repressione basata sulla detenzione di massa, la più devastante dall’era di Mao.
Salvata grazie alle disperate trattative della figlia e all’ostinazione del ministero degli Affari esteri francese, Haitiwaji è la prima sopravvissuta ai campi cinesi a testimoniare. La pubblicazione di questo libro comporta un terribile rischio che lei e la sua famiglia hanno deciso di assumersi perché la sua voce essenziale raggiunga l’Occidente e ne scuota l’indifferenza.
Leggi un estrattoLe donne come me, uscite dai campi, non sono più quelle di prima.