Un libro fatto di tante storie, non solo le sue, di azioni, non solo sportive, e di riflessioni. Una sorta di mappa delle esperienze, delle scoperte, dei dubbi e delle sfide, in cui puoi ritrovarti. C’è l’idea che sia la bellezza di un gesto a cambiarci la vita, non la vittoria. Gian Luca Favetto - Il Venerdì di Repubblica
Allenare: insegnare, istruire, educare; dirigere, guidare, accompagnare; anche, e ancora, e sempre, imparare. Marco Pastonesi - Il Foglio
Vincitore del premio speciale CONI nella sesta edizione del Premio Letterario Sportivo Memo Geremia
Quando si pensa alla parola capolavori, il primo pensiero va al mondo dell’arte: pittura, scultura, architettura, ma anche cinema, teatro, musica, scrittura. Difficilmente si pensa allo sport.
Non è così per Mauro Berruto, una vita dedicata ad allenare, per lui non c’è differenza tra un capolavoro di Michelangelo e uno di Maradona.
In queste pagine Mohammad Alì e Kostantinos Kavafis recitano insieme poesie, Diego Armando Maradona palleggia con Michelangelo, Jury Chechi sfida William Turner: calciatori, artisti e poeti fanno parte della stessa squadra ossia di uno spazio in cui ogni individuo può esprimere il proprio talento e compiere il proprio personale capolavoro.
A metà fra racconto e biografia, Capolavori è una mappa per trasformare il potenziale in eccellenza, in cui anche il gesto dell’allenare, si tratti di una squadra o di qualsiasi gruppo di lavoro, è un’arte che rende le persone capaci di realizzare il proprio talento.
Ma c’è un segreto che Berruto vuole condividere in questo racconto: per creare il proprio capolavoro come allenatore e come persona bisogna saper guardare e cercare altrove i propri strumenti.
Un libro per chi sogna di vincere una medaglia olimpica, di disegnare un’opera d’arte, di ottenere un risultato accademico, di raggiungere un budget, di conquistare una quota di mercato oppure, semplicemente, di poter dare in ogni occasione il meglio di sé.
Leggi un estrattoLa mentalità vincente va oltre il numero di trofei che si custodiscono in bacheca, ma passa attraverso quello che William Turner ci ha insegnato con i suoi quadri: siate felici se i vostri avversari sono difficili da battere.